Alimentazione e diabete mellito

Il diabete è la sindrome cronica caratterizzata dall’incapacità di utilizzare normalmente il glucosio a causa del deficit di secrezione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas, o della riduzione dell’attività biologica dell’insulina, per cui il glucosio non penetra nelle cellule e si accumula nel sangue.

Lo scopo della terapia del diabete mellito è quello di ridurre la sintomatologia e soprattutto i rischi di complicazioni acute e croniche del diabete.

L’approccio terapeutico è globale, comprende gli interventi farmacologici e non farmacologici necessari per ottenere una glicemia entro i livelli normali e gli interventi necessari per prevenire e correggere i fattori di aggravamento frequentemente associati al diabete come le dislipidemie, l’ipertensione, la sedentarietà, l’obesità..

La terapia diabetica è fondamentale in tutti i diabetici ed è sufficiente per la cura di molti pazienti con diabete di tipo 2.

Il diabetico non necessita di un’alimentazione qualitativamente molto differente all’alimentazione “sana”, corrispondente in pratica alla dieta mediterranea.

La dieta dovrà, nei limiti del possibile, essere varia, gradevole, rispettosa delle preferenze del

paziente e adeguata agli orari ed alle modalità della sua attività lavorativa ed extra lavorativa.

La razione calorica giornaliera del paziente viene stabilita in base al suo fabbisogno calorico, con l’obiettivo di raggiungere e mantenere il peso ideale o almeno avvicinarsi stabilmente ad esso: dieta ipercalorica nei pazienti sottopeso e ipocalorica nei pazienti in sovrappeso. Determinata la razione calorica quotidiana del paziente, si stabilisce l’apporto dei nutrienti.

La percentuale delle calorie glicidiche è in media intorno al 55% del fabbisogno calorico

quotidiano. Sono da privilegiare i cibi glicidici a basso indice glicemico come la pasta, il riso, i legumi, mentre da limitare sono quelli ad alto IG come gelati e torte per evitare rapide variazioni post-prandiali della secrezione insulinica e della glicemia. Le razioni glicidiche dovranno essere distribuite nel corso della giornata, cioè non vanno concentrate in uno o due pasti.

Per quanto riguarda il numero dei pasti, nei diabetici di tipo 2 trattati con la sola dieta o con la dieta e con gli ipoglicemizzanti, bisogna evitare di concentrare calorie e glicidi in un unico pasto ed evitare lunghi intervalli di tempo tra i vari pasti, per cui la razione calorica giornaliera viene suddivisa preferibilmente in 3 pasti più 2 spuntini tra i tre pasti principali.

I diabetici trattati in modo non intensivo con l’insulina devono rispettare l’orario dei pasti e fare 5-6 pasti nel corso della giornata (3 pasti + 2-3 spuntini).

Nel diabete è utile l’assunzione di fibre vegetali solubili che diminuiscono l’assorbimento intestinale del glucosio, del colesterolo e dei Sali biliari e che consentono di portare al 55%-60% la quota glicidica e di ridurre la quota lipidica.

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