Alimentazione e ipertensione arteriosa

L’ipertensione arteriosa è un disturbo della regolazione della pressione arteriosa che è causa di malattie vascolari del cervello, di cardiopatia ischemica, di insufficienza cardiaca, di nefropatia e di alterazione della retina. I fattori di rischio sono l’ereditarietà, l’obesità, lo stress cronico, assunzione eccessiva di alcol, la dislipidemia, il fumo e il diabete. La riduzione della pressione anormalmente elevata e la correzione dei fattori di rischio cardiovascolari si accompagnano alla riduzione della mortalità e della morbilità cardiovascolare.

La terapia dietetica consiste in:

  • Prevenzione e cura dell’eccesso di peso, il 45% degli obesi soffre di ipertensione rispetto al paziente normopeso dove la percentuale arriva al 15% solo.
  • Restrizione dell’apporto di sale. Negli ipertesi e nei soggetti a rischio ipertensione è sempre raccomandabile la riduzione dell’assunzione di sale e di cibi salati.
  • La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, in particolare banane, arance, patate, yogurt, carciofi sono ricchi di potassio, che ha effetto antipertensivo.
  • Un sufficiente apporto di calcio con gli alimenti a basso contenuto di grassi quali ricotta, latte e yogurt magri.
  • Dieta povera di colesterolo, acidi grassi saturi e trans. Preferire le carni bianche e il pesce magro ad elevato contenuto di acidi grassi poli-insaturi.
  • Preferire cibi con IG medio-basso.
  • Limitazione delle bevande alcoliche.

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