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La sindrome metabolica

La sindrome metabolica è una complessa condizione patologica che aumenta il rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari. Nell’adulto la sindrome metabolica è caratterizzata dalla presenza contemporanea di almeno tre dei seguenti patologie: obesità viscerale, trigliceridemia, colesterolemia, pressione arteriosa elevata.

La sindrome metabolica è riscontrata anche in bambini e adolescenti nei quali l’incidenza aumenta proporzionalmente con il grado di obesità. I fattori di rischio sono sia genetici che ambientali come scorrette abitudini nutrizionali, sedentarietà e fumo.

Pertanto, la prevenzione è basata sulla regolare attività fisica con cui si ottiene la riduzione del grasso viscerale e dell’insuino-resistenza, e sull’alimentazione, in particolare è indicato il modello mediterraneo di alimentazione, in cui sono limitati i grassi animali, ed i cibi ad elevato indice glicemico IG, mentre sono largamente presenti alimenti con un basso IG, i grassi vegetali (olio extra vergine d’oliva) e le fibre alimentari ed è concessa una modica assunzione di vino rosso.

 

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Il metabolismo



Per capire bene come funziona il nostro corpo vediamo in maniera molto semplice cos’è il metabolismo.

Consideriamo il nostro corpo come una macchina, i muscoli sono il motore principale, quelli che impiegano più energia, ma anche gli organi per il loro funzionamento ne necessitano (il cuore batte, i polmoni si espandono, l’intestino assorbe nutrienti, il fegato trasforma e detossifica le varie sostanze, il cervello lavora e così via), quindi anche a riposo abbiamo bisogno di energia sotto forma di alimenti – detto meglio di quello che li costituisce, quindi i nutrienti e ancora alla fine, calorie. Questo si chiama Metabolismo Basale, e dipende dal sesso, dall’età, dalla struttura fisica, dalla massa muscolare, dal funzionamento degli organi che lo regolano come la tiroide e l’ipofisi, dalla genetica e da tanti altri fattori individuali. A questo metabolismo basale, quindi per contare le calorie che ci servono al giorno, bisogna aggiungere il dispendio energetico ovvero le calorie bruciate con le varie attività: costa calorie muoversi (camminare, fare sport ecc.), e tutte quelle attività che si distinguono dal semplice esistere.

Quindi, cosa possiamo fare per bruciare più calorie, e quindi aumentare il metabolismo per dimagrire bene e mantenere il peso perso?

Trucchi per accelerare il metabolismo con la dieta:

  • Fare 5 pasti al giorno: sempre la solita solfa, lo so. Visto che gli organi per funzionare necessitano di energia, usiamoli! Anche la digestione è un’attività e in più gli alimenti stessi hanno un “potere” in questo senso, si chiama “effetto termico degli alimenti” che da la “termogenesi indotta dalla dieta, TID” che fondamentalmente significa che i nutrienti per essere digeriti necessitano di una certa percentuale dell’energia che forniscono, per esempio le proteine necessitano circa del 25 % delle calorie che forniscono per essere digerite, meno i carboidrati circa il 5% e peggio i grassi, circa il 2%. La TID rappresenta circa il 10-15% delle calorie bruciate al giorno. Quindi per bruciare calorie e accelerare il metabolismo bisogna mangiare, ma in maniera sempre sana e controllata.
  • Fare pasti completi: anche qui, nulla di nuovo, ma è così! Sulla base di quanto detto prima, consumare a pranzo e cena:

una fonte di carboidrati complessi come pasta, pane, riso, patate, farro ecc.: il carburante del corpo

una fonte di proteine come carne, pesce, uova, formaggi freschi e stagionati, affettati ecc.: effetto termico e rallentamento dello svuotamento gastrico, quindi sazietà

e una fonte di fibra alimentare come verdura e ortaggi crudi o cotti: la fibra non fornisce calorie ma ha un notevole effetto saziante perché ha volume e rallenta l’assorbimento dei grassi e carboidrati

 

  • Evitare di mangiare dopo cena o peggio durante la notte: durante il sonno o comunque nel riposo notturno il metabolismo tende naturalmente a rallentare perché il corpo è in stand-by (per quanto non si spenga chiaramente, quindi un minimo di dispendio c’è) e le calorie ingerite in quel frangente, non essendo utilizzate, vengono messe in riserva.
  • Aumentare l’attività fisica quotidiana: noi ingeriamo carburanti, bisogna muoversi per bruciarli! Può già fare la differenza scegliere le scale invece dell’ascensore, parcheggiare più lontano e aggiungere un pezzo a piedi, aumentare le occasioni in cui fare una passeggiata approfittando della pausa pranzo o delle commissioni da sbrigare, scendere una fermata prima dai mezzi pubblici e così via. Con un po’ di fantasia e buona volontà, le occasioni non mancano.
  • Lo sport giusto: chi ha la fortuna di avere tempo e modo di svolgere una vera e propria attività fisica che sia palestra o uno sport, aumenterà ancora di più il metabolismo. L’ideale sarebbe combinare un’attività aerobica di bassa intensità e lunga durata (camminata veloce, tapis roulant, cyclette, ecc.) e una di potenza (pesi, attrezzi o corpo libero) in modo da bruciare calorie da una parte e tonificare la massa muscolare dall’altra. Ricordiamoci che è proprio la massa muscolare il motore del corpo, più è grande e potente, più calorie brucia. Per quanto riguarda la scelta del tipo di attività fatevi consigliare dagli esperti del settore sulla base del vostro peso, del vostro attuale stato fisico e degli obiettivi che volete porvi.
  • Non fatevi ingannare da integratori miracolosi: attualmente non esistono sostanze che accelerano così tanto il metabolismo da farci dimagrire senza dieta e movimento, l’unica cosa che aumenta in quel caso è la velocità di uscita dei soldi dal vostro portafoglio. Esistono sostante naturali che possono coadiuvare un minimo il processo, ma non lavorano da sole. Chiaramente anche i farmaci sono inutili: ne esistono alcuni che difatti portano a perdita di peso, ma sono pesantissimi da metabolizzare e hanno talmente tanti effetti collaterali che sì, sarete magri, ma anche malati. Oltretutto una volta sospesa l’assunzione i chili ritornano così velocemente da farvi girare la testa.
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Antiossidanti ed effetti protettivi

Gli antiossidanti sono sostanze chimiche o fisiche che possono prevenire l’ossidazione delle molecole e la formazione dei radicali liberi, molecole altamente instabili che cercano di tornare all’equilibrio strappando all’atomo vicino l’elettrone necessario per pareggiare la propria carica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che danneggia le cellule, gli antiossidanti inibiscono queste reazioni a catena facendo ossidare se stessi.

Possiamo trovare queste sostanze miracolose negli alimenti e quindi forniti dalla dieta, ma sono anche sintetizzate dal nostro corpo. Essi sono largamente usati some ingredienti negli integratori alimentari per mantenere il benessere fisico e prevenire malattie come cancro e cardiopatie croniche, hanno anche molti usi industriali come conservanti in cibi e cosmetici.

Gli antiossidanti possono essere usati nel trattamentodi varie forme di danni cerebrali, in quanto prevengono lo stress ossidativo nei neuroni, l’apoptosi cellulare e vari danni neurologici. Sono stati inoltre studiati come possibili trattamenti per malattie neurodegenerative quali malattie di Alzheimer, malattia di Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica, prevengono la degenerazione maculare, diminuzione delle difese immunitarie e neurodegenerazione. Inoltre riducono l’infiammazione dei tessuti e rallentano l’invecchiamento cellulare.

L’acido ascorbico o vitamina C è uno dei più potenti antiossidanti naturali, l’organismo umano non lo può sintetizzare quindi deve essere introdotto con la dieta. Esso possiede tanti effetti positivi sul nostro organismo quali:

  • Produzione degli anticorpi rafforzando la funzione dei fagociti aumentando la resistenza dell’organismo alle infezioni.
  • Entra nei processi di sintesi del collagene, dell’interferone, della carnitina e degli ormoni surrenali.
  • Entra nei processi di produzione dell’energia.
  • Possiede un azione antiallergica prevenendo l’accumulo di istamina.
  • Favorisce l’assorbimento del ferro e di altri minerali come zinco, calcio e magnesio.
  • Protegge dall’inquinamento da molte sostanze tossiche.

La vitamina C è ampiamente distribuita nel mondo vegetale anche se una riserva importante si trova nel fegato e nelle ghiandole surrenali.

Altri esempi di sostanze antiossidanti sono i polifenoli. Essi si dividono in 3 diverse classi: quella dei fenoli semplici, quella dei flavonoidi e quella dei tannini. Sono sostanze naturali che prevengono dell’ossidazione delle lipoproteine, hanno effetti salutari positivi a livello cardiovascolare, nelle malattie legate alla senescenza e nel contenimento della crescita tumorale, abbondano soprattutto nella frutta e verdura fresca, ma anche nel tè, nel vino, nel cacao e nei suoi derivati.

 

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